La festa grande che i devoti licodiesi celebrano ogni anno, in onore del loro santo Protettore, si svolge puntualmente l'ultimo sabato domenica e lunedì del mese di agosto. L'ultima domenica di luglio, la sfilata della banda cittadina, e l'accensione di mortaretti denominati "du misi" (del mese), avvertono il paese dell'imminente arrivo della festa Patronale, a segno di ciò sul campanile della chiesa Madre viene issata la bandiera di san Giuseppe, a due bande di colori, blu e marrone, che sventola sull'abitato in segno di festa, fede e devozione.
Il mese di agosto passa velocemente tra vacanze e festività, il quindici di agosto i licodiesi festeggiano nella contrada di villeggiatura Cavaliere, la Madonna Assunta, e per tutta la durata dello stesso, il comitato gira per tutte le vie del paese, diviso per l'occasione in settori, a chiedere l'obolo per i festeggiamenti. Fervono i preparativi, nelle case e nelle strade che saranno interessate alla processione, vengono preparate le bandiere da esporre per adornare degnamente il balcone dell'abitazione.
Ma ecco si è gia giunti alla domenica precedente che "apre" la festa, a mezzogiorno diciannove colpi di cannone irrompono il cielo, la festa è ufficialmente iniziata. La settimana è densa di manifestazioni, l'illuminazione fa bella mostra di se nelle vie principali, nelle case viene esposta la bandiera, si prova la cantata, la vara viene portata dentro la chiesa, e si giunge al mercoledì, in questo giorno inizia il triduo di san Giuseppe, che durerà fino e venerdì, a mezzogiorno il rimbombo dei colpi a cannone avverte i devoti che nel pomeriggio affollano la chiesa madre, si recita il rosario e la coroncina, si cantano gli inni, un padre chiamato apposta per l'occasione, prepara i fedeli a meglio vivere quei momenti di fede propri della festa.