L’origine della devozione ai sette dolori e gioie di San Giuseppe risale a fra’ Giovanni da Fano (1469-1539), uno dei promotori della riforma che diede origine al nuovo ramo francescano dei Cappuccini.
Fra’ Giovanni da Fano scrive di aver appreso che San Giuseppe, dopo aver salvato da sicura morte per naufragio due frati, disse loro: “Io sono San Giuseppe, degnissimo sposo della Beatissima Madre di Dio, al quale tanto vi siete raccomandati… E ultimamente ho impetrato, dall’infinita clemenza divina, che qualunque persona dirà ogni giorno, per tutto un anno, sette “Padre nostro” e sette “Ave Maria”, meditando sui sette dolori che io ebbi nel mondo, otterrà da Dio ogni grazia che sia conforme al suo bene spirituale”.
Fu lo stesso San Giuseppe ad indicare ai frati quali erano stati i suoi dolori, ai quali successivamente sono state aggiunte le gioie. Questa devozione, approvata dalla Chiesa, si è diffusa ampiamente da parecchi secoli, con la denominazione “I SETTE DOLORI E GIOIE DI SAN GIUSEPPE”.