Nel mese di Aprile dell'anno 2008, un gruppo di 31 licodiesi, ha avuto la gioia e il piacere di ricambiare le visite degli amici maltesi, recandosi a Rabat in occasione dei festeggiamenti Giuseppini, suggellando così il gemellaggio e il rapporto di reciproca amicizia che ormai da due anni si è instaurato.


Dal 10 al 13 Aprile, i licodiesi hanno avuto la fortuna di poter visitare la bella isola di Malta e i suoi grandi tesori, ma soprattutto l'immenso piacere di condividere le grandi emozioni che la Festa del comune Patrono San Giuseppe, ha donato.
Il primo aspetto della Festa che il gruppo ha avuto modo di ammirare sono stati gli elaborati e fantasiosi addobbi, che decoravano le strade di Rabat, ma soprattutto gli splendidi arredi della strada principale composti da statue di Profeti e Santi su preziose basi in legno scolpito, da sontuose lampade fitomorfe e da fantastici stendardi dipinti. Inoltre ha lasciato senz'altro sbalorditi la sontuosità degli addobbi della Chiesa di Santa Maria di Gesù, dove si venera l'artistico simulacro processionale di San Giuseppe, eseguito da Lucio Fontana a Marsiglia sul finire del secolo XIX.
Giorno 12, Sabato, è stata celebrata la messa per il gruppo presso il Santuario Nazionale di San Giuseppe Incoronato, dove si venera la vetusta statua del Patriarca (secolo XVI), solennemente incoronata nel 1956. Al termine della messa è stato effettuato lo scambio reciproco di doni tra le due comunità. Successivamente i membri della banda dell'Isle Adam, hanno offerto presso la loro splendida sede un rinfresco.
Nel pomeriggio l'Arciconfraternita di San Giuseppe, sfilando con le proprie insegne ha accompagnato la Sacra Reliquia del Patrono in chiesa, dove si sono celebrati i vespri solenni.
La sera la Banda dell'Isle Adam ha fatto la sua trionfale entrata, allietando e coinvolgendo la cittadina con le sue allegre marce.
Domenica 13 è stato il culmine dei festeggiamenti. Dalle ore 13 la banda dell'Isle Adam sfilando per le vie cittadine ha diffuso l'allegria tra i cittadini e devoti, che percorrevano le strade ballando e saltando allegramente, intonando gli inni e gridando la loro devozione a San Giuseppe, sotto una fitta pioggia di volantini che cadeva dai balconi.
Alle sette, finita ormai l'euforia, tutti i devoti in abiti e atteggiamenti composti hanno partecipato alla solenne processione della Reliquia e del Simulacro del Santo, portato a spalla dalla confraternita, accompagnato per tutto il tragitto dai fuochi d'artificio, dalla banda ma soprattutto dalla folla di devoti, che inneggiava al Santo e, sorpresa molto gradita per la comunità licodiese, invocando San Giuseppe con il nostro grido; Gridiamo tutti viva! Viva San Giuseppe!
Nell'ultimo tratto della processione, la confraternita si ritira e cede il posto al popolo, sarà infatti questo a riportare San Giuseppe in Chiesa. La processione diventa quindi lentissima, in molti si accalcano sotto la vara per portare il Santo, tra questi anche i licodiesi hanno avuto questo onore, frattanto, i devoti inneggiano al santo con delle preghiere in rima che sfociano in continui applausi. Il momento conclusivo è il rientro in chiesa del Santo in mezzo ad una folla grandissima che non vuole staccarsi dal Patrono e fino all'ultimo inneggia e grida a gran voce. L'antifona Joseph Filii David e la benedizione Eucaristica concludono la festa. Ultimo omaggio della comunità licodiese è stata l'esecuzione dell'Inno a San Giuseppe, che ha riscosso grande entusiasmo tra i maltesi.
La serata e la visita si è conclusa con i doverosi ringraziamenti e lo scambio di saluti, nella speranza di poter presto rivivere insieme questi momenti.

 

Gli addobbi per le strade di Rabat

 

Il Santuario di San Giuseppe

 

La Chiesa di Santa Maria di Gesù

 

Il Simulacro

 

La Santa Messa celebrata dai Licodiesi

 

Lo scambio di doni

 

Processione della Reliquia

 

I fuochi d'artificio

 

Festa pomeridiana

 

Processione del Simulacro di San Giuseppe

 

Rientro in Chiesa