Per la realizzazione di questa sezione, si ringrazia Maria Bonaccorso per la gentile concessione delle ricette e delle fotografie!

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Le zeppole di San Giuseppe fritte sono delle frittelle dolci farcite con crema pasticcera che vengono preparate per San Giuseppe che è anche la festa del papà. La ricette delle zeppole fritte è una ricetta antichissima e diffusa in tutta Italia anche se ogni regione ha le sue varianti. In Sicilia ad esempio, queste frittelle vengono farcite con crema di ricotta e decorate con ciliegia e arancia candita, le famose sfince di San Giuseppe.

Per quanto riguarda le zeppole, invece, la decorazione può essere fatta con delle amarene sciroppate oppure con delle ciliegie candite. Ultimamente si sta diffondendo la variante delle zeppole al forno che è un po’ più leggera visto l’assenza di frittura ma, le vere zeppole sono quelle fritte!

Le frittelle di riso sono dei dolci toscani tipici della festività di San Guseppe. Anche queste frittelle di riso, come le crespelle di riso catanesi, vengono preparate cucinando il riso nel latte zuccherato e aromatizzato. Il tutto viene poi mescolato a uova, farina e aromi e viene fritto. Io, da buona siciliana, vado matta per le crespelle, quindi, quando ho visto questa ricetta toscana, ho subito voluto provarla per capire quale fosse la differenza. In effetti, nonostante gli ingredienti siano quassi uguali, vi è una bella differenza tra le due ricette. Le crespelle catanesi sono più croccanti e aromatizzate al miele e all’arancia, le frittelle di riso toscane sono più soffici e delicatamente profumate alla cannella e al limone con una deliziosa superficie zuccherosa. Detto questo, scegliete voi come onorare domani la festa del papà! 

Le zeppole di San Giuseppe al forno sono un dolce tipico della festa del papà, il 19 marzo, una variante delle classiche zeppole fritte farcite con crema pasticcera e amarene sciroppate. Nella versione al forno, le zeppole si trasformano in una sorta di bignè e sono un po’ meno caloriche! Io, per renderle ancora meno caloriche le ho fatte piccoline e con poca crema  ma voi, se non avete problemi di linea, esagerate pure! Se in aggiunta alle zeppole al forno volete provare anche una specialità siciliana, non perdetevi la ricetta delle sfince di San Giuseppe ripiene di crema di ricotta! 

Buona festa del papà!

Le sfince di San Giuseppe, dette anche semplicemente sfince dal dialetto “sfinci” è un dolce tipico siciliano che in passato veniva preparato in occasione della festività di San Giuseppe, il 19 marzo. C’è da dire che questo dolce è così apprezzato dai palermitani da essere presente nelle pasticcerie tutto l’anno. Il nome sfincia deriva dal latino “spongia”, “spugna” in quanto la prerogativa di questo dolce è quello di essere “spugnoso” all’interno. Una sfincia preparata bene deve avere al suo interno tante sfoglie di pasta che la rendono soffice. Arrivare a questo risultato non è stato semplice perché ci sono dei piccoli trucchetti (oltre alla ricetta giusta) che rendono possibile ciò!  Io ci sono riuscita proprio il giorno di San Giuseppe, quando mi sono incaponita ed ho deciso di preparane una piccola quantità (soltanto 100 gr.) giusto per provare… e ci sono riuscita!!!!!

Vi assicuro che la preparazione delle sfince non è per niente difficile e non potete immaginare la soddisfazione!

Le crespelle di riso catanesi sono delle frittelle di riso aromatizzate con scorza d’arancia, miele e cannella tipiche della festa del papà o San Giuseppe, il 19 marzo. Queste frittelle, chiamate sia crespelle che crispelle per la loro superficie “crespa”, ruvida, possono essere mangiate in tutte le friggitorie, non soltanto in occasione di questa festività, ma praticamente tutto l’anno. L’usanza di preparare le crespelle di riso per la festa del papà è diffusa per lo più nella Sicilia Orientale mentre, nella Sicilia Occidentale imperversa l’usanza delle sfince di San Giuseppe.

Io le crespelle le ho sempre mangiate a Catania e non avevo mai provato a farle in casa… ma devo dire che sono abbastanza semplici da preparare! L’unica cosa è acquisire manualità nel realizzare queste sottili strisce di riso… io mi sono aiutata con due grandi coltelli…: perfetto!

La minestra di San Giuseppe è un piatto storico della cucina siciliana, un piatto intrinsecamente legato al cristianesimo e alla figura di San Giuseppe che incarna il simbolo dell’umiltà e della povertà. La minestra di San Giuseppe, infatti, è una minestra che veniva preparata in occasione di questa festività (19 marzo) come piatto da offrire ai poveri. Mia madre mi ha raccontato che le famiglie che avevano ricevuto una grazia, preparavano dei pentoloni enormi di minestra che offrivano alle persone non abbienti.

La minestra di San Giuseppe veniva preparata con legumi e verdure di stagione, quello che c’era in casa o che si raccoglieva nei campi. In genere, si trattava di borlotti, lenticchie, ceci e verdure di campo come bietole, borragine e via dicendo. Il formato di pasta: rigorosamente ditali!